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Il vostro amichevole Sindacalista di quartiere -s02e03- Il RAI-Verso

  • Immagine del redattore: Davide Farano
    Davide Farano
  • 17 feb 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Esistono molteplici Universi. La teoria del Multiverso, in principio relegata a “chiacchiera per Nerd” buoni solo ad emozionarsi leggendo i fumetti DC e Marvel in cui eroi morti nel nostro Universo “tornano in vita” attraverso squarci del Multiverso, è oramai una teoria con una sua valenza scientifica.


Brutta notizia numero 1: no, non sto parlando di SpiderMan. Lui non verrà. E’ assai più probabile che da lì ci venga un altro Salvini. O Renzi.


In questi infiniti universi, esisteranno dunque infinite Terre. E fino a qua ci siamo.


Brutta notizia numero 2: no, in nessun Universo c’è una Terra piatta. Spiace raga, ma è così.


In alcune tra queste infinite sfere rotanti all’interno degli infiniti universi potrebbe capitare che ci siano delle Città di Sanremo che ospitano il Festival della Canzone Italiana. Il loro numero potrebbe essere alquanto elevato.


Brutta notizia numero 3: perché Sanremo è Sanremo. Multiversamente.


E’ altrettanto plausibile pensare che in alcuni di questi Pianeti Terra ci siano dei John Travolta e delle Romina Power.


Credo non serva inserire ulteriori brutte notizie a riguardo.


E credo che possano esserci in questi mondi esseri senzienti che si dichiarano guerra. Per svariati motivi. Tutti futili. Ma scritti nel loro DNA. O nella molecola equivalente, insomma.


Brutta notizia numero 4: nelle molteplici possibilità che si aprono davanti a noi, comunque vada ci estingueremo con molta meno dignità rispetto ai dinosauri.


Ecco. Ci siamo. Ora immaginiamo un Universo in cui un artista, al termine del Festival di Sanremo, dica “stop al Genocidio”, in risposta ad una delle azioni armate più vigliacche in risposta ad uno degli attacchi più vigliacchi della Storia. Una di quelle cacce al terrorismo in cui uccidi 30.000 persone in 120 giorni.

250 al giorno.

10,42 all’ora.

Uno ogni 6 minuti.

Da 120 giorni.

Mettiamo che l’artista, dicevamo, pronunci una frase così, forte e priva di qualunque arzigogolo.

Mettiamoci che la platea applauda. Che la galleria applauda. Che il pubblico a casa applauda. I politici applaudono e i dirigenti della Televisione Pubblica leggano un comunicato più o meno di questo tipo: “Ci uniamo a quanto dichiarato. Un genocidio non può essere espressione di una specie che si dichiara evoluta. Nemmeno in risposta alla violenza. La violenza è sempre da condannare. E l’unica arma per contrastarla sono l’educazione, il rispetto e la cooperazione.”

Immaginatelo.


Brutta notizia numero 5: non è il nostro Universo.


Brutta notizia numero 6: mentre rileggerete per la seconda volta questo pezzo, una persona a Gaza sarà stata uccisa.





 
 
 

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