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Diario di bordo - giorno 21

  • Immagine del redattore: Davide Farano
    Davide Farano
  • 30 ott 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Stato di agitazione.

Giorno 21. Il paesone.


E i giorni passano.

Eppure ho la certezza che questa mobilitazione è a livello nazionale.

Si fa fatica a trovarne traccia ma so che è così.

Tutti i dipendenti delle sedi Anffas sul territorio nazionale sono in stato di agitazione.


E non giungono cenni di risposta dall'interlocutore nazionale.


È stata diagnosticata una forma di sordità. Ma si inizia ad ipotizzare un preoccupante mutismo.... E incalza una pericolosa cecità.


Vorrei si parlasse di questa comunicazione a senso unico che per una delle due parti è di vitale importanza.... l'altra parte per ora non fa pervenire risposte.

....e intanto le settimane passano. Le settimane di un anno difficile, l'ennesimo dalla scadenza del precedente contratto.


È il quarto anno e coincide con l' anno di celebrazioni in memoria di Italo Calvino. Di questo si parla molto.

Cosa c'entra ?

C'entra c'entra...

Viene il dubbio che, per eccesso di celebrazioni, state creando l'ennesima città invisibile.


Quanti saremo? Tremilacinquecento, quattromila dipendenti? Molti con famiglia, tutti con esigenze.

Magari non viene fuori una metropoli, ma un paese si dai... un bel paesone di persone con le normali esigenze per poter arrivare a fine mese.

Un paesone Invisibile.


Una comunità di operatori del sociale che chiedono un contratto e uno stipendio coerente con l'importanza del lavoro quotidiano e l'entità delle impellenti esigenze mensili.

Una comunità di persone che sposano un codice etico contribuendo alla sua diffusione. Un meraviglioso progetto di inclusione sociale... che richiede agli interlocutori la volontà di non escludere.


Ma è importante avere fiducia della città in cui viviamo... se molti iniziassero a trasferirsi si tramuterebbe in una città fantasma.


"D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda"


È Calvino che lo dice.... Celebriamolo pure ... è il suo anno, ed è giusto. Nutrimento per chi lavora al cambiamento.

Il potere dell'arte.

Ma se celebriamo gli artisti è necessario anche coglierne le intuizioni no?

Altrimenti si diventa ipocriti....

Si è edificata una città (o un paesone) che rivendica diritti... che lavora per abbattere quello che è diventato un valore fondante di una società che già soffre di ipoacusia, pericolosamente ipovedente e sempre più affetta da mutismo selettivo :

l'ipocrisia.


N. B. Nell' anno di Calvino proponiamo all'Accademia della crusca di coniare il termine "ipomutismo".

Improvvisa mancanza di voce per rispondere a richieste assolutamente ragionevoli.

 
 
 

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