ANFFAS, partito lo stato d'agitazione per il rinnovo del CCNL
- Davide Farano
- 10 ott 2023
- Tempo di lettura: 1 min
Il tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL ANFFAS è fermo, sospeso per volontà unilaterale della parte datoriale.
Fallito il tentativo di conciliazione, è stato indetto lo stato d'agitazione.
Pubblichiamo qui sotto il "diario di bordo" delle Rappresentanze Sindacali:
Stato di agitazione.
Giorno 1. Penso.
Penso che ogni singola Anffas avvertirà il colpo nel rapporto di fiducia e stima con i propri dipendenti.
Penso sia un fastidio reciproco. Avremmo tante altre cose sulle quali investire energie.
Penso che su questo argomento sono altri vertici quelli che determinano un cambiamento di rotta.
Penso che a loro volta le singole Anffas debbano far pesare al nazionale l'entità di questo problema. Spero lo facciano.
Penso il nazionale non si meriti la nostra fiducia. Non lo avverto come parte a me vicina. Stiamo urlando.... Ci sentite?
Penso che il loro silenzio sia motivo di frattura.
Penso debbano darsi una mossa credendo alla qualità dei dipendenti non solo con le parole.
Penso debbano sentire i dipendenti come parte importante, da valorizzare, permettendogli un salario dignitoso, al passo con i tempi.
Penso si debbano ricordare che se abbiamo scelto di sposare questo lavoro (e i principi di Anffas) abbiamo anche accettato di non diventare ricchi.
Ma penso di aver diritto a vivere dignitosamente.
Penso spesso che dedichiamo molto più delle sole ore di lavoro.... ma questa è la nostra indole. Potete non riconoscerla come importante.
Ma penso anche che le ore di lavoro contrattuali debbano essere retribuite in un modo coerente con l'importanza e la qualità di quello che facciamo .
Penso valga per ogni lavoratrice e lavoratore.
Siamo un avamposto quotidiano dei diritti delle persone.
Non possiamo trascurare i nostri.
Penso.
Cosa pensa Anffas nazionale?

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